Prestito con reddito da locazione
Prestito con reddito da locazione: si può ottenere solo con garanzia di un contratto di affitto?
Prestito con reddito da locazione: è possibile ottenerlo solo ed esclusivamente presentando un contratto di affitto a garanzia del prestito? Dunque, potremmo rispondere con un semplice sì o no, ma sarebbe una risposta incompleta in quanto la fattibilità o meno di questo modo di garantire un prestito (con reddito da locazione), dipende da alcuni fattori e/o condizioni che dir si voglia. Allora, per esperienza, acquisita tramite testimonianze postate nel web, alcuni locatori (proprietari dell'immobile) hanno in effetti ricevuto il prestito dando come garanzia reddituale solo quella derivante da locazione, altri locatori, invece, hanno ricevuto un rifiuto. Vediamo perchè ad alcuni è andata bene e ad altri no. NB: sebbene ci concentreremo solo su un prestito con reddito da locazione e solo con questo, è bene che il nostro Lettore sappia che la garanzia derivante da un contratto di affitto è pur sempre una garanzia ovvero: 1) il reddito da locazione potrà eventualmente integrare un reddito già preesistente in capo al richiedente prestito; 2) trattandosi, appunto, di una garanzia, un contratto di locazione, comunque fonte di reddito, potrà provenire anche da un terzo garante sia congiuntamente (insieme) che separatamente (da solo) rispetto al reddito del richiedente. Poste queste premesse, vediamo quali sono le condizioni affinchè un istituto accetti un reddito da locazione a titolo di garanzia del prestito.
Prestito con reddito da locazione: quali sono le condizioni o fattori per ottenerlo? NB: le condizioni che andremo ad esporre, verranno vagliate e quindi più o meno accettate a totale discrezione della banca o finanziaria alla quale il locatore si rivolgerà talchè qualcuna di loro potrebbe obiettare qualcosa, oppure rifiutare il prestito, altre magari no. Allora, la prima di queste condizioni, la più importante, è quella che il contratto di locazione sia regolarmente registrato presso l'Agenzia delle Entrate: è impensabile che un istituto accetti un affitto in nero. La seconda cosa che controllano è il periodo di tempo, espresso in anni, che è trascorso dall'inizio del primo contratto di locazione, anche se sono succeduti diversi inquilini: un conto è un immobile affittato da 1 o 2 anni, altro conto è un immobile che proviene da, per esempio, 10 - 15 anni di locazione: quest'ultimo caso è più sicuro, cioè da maggiore sicurezza alla banca. Un terzo fattore che influenza un istituto potrebbe essere la conoscenza di alcuni dati dell'inquilino: di norma il lavoro e l'età. Per una banca, un conto è che l'inquilino sia un dipendente pubblico, altro conto che sia un lavoratore autonomo: riteniamo che sia una discriminazione, ma è così... Cioè, la banca valuta il lavoro dell'inquilino per "saggiare" la stabilità e regolarità futura dei pagamenti dei canoni di affitto, dai quali, poi, dipende la regolarità del pagamento delle rate del prestito da parte del locatore. Vediamo un ultimo fattore che, all'unisono, determinerà non solo l'erogazione o meno del finanziamento ma anche la quantità dello stesso.
Prestito con reddito da locazione: come viene quantificato il reddito da affitto? Beh, come qualsiasi altro tipo di reddito: il netto mensile! Quest'ultimo, trattandosi di reddito da locazione, viene quantificato al netto, cioè pulito, da tasse ed imposte che gravano sul reddito da locazione il quale varia in base al regime fiscale prescelto dal locatore che può essere o la tassazione ordinaria (inserita nell'Irpef) o la cedolare secca. A questo punto, la banca decide se e quanto accettare e/o erogare il prestito: un conto sarà un affitto netto di 400/500 euro mensile altro conto sono 800/1000 euro. Ma non solo. E' proprio nel caso di canoni mensili non molto alti che la banca potrebbe essere interessata all'età dell'inquilino: con un inquilino giovane, potrebbero erogare un prestito rimborsabile in tanti anni (da 5 a 10) cosa che si riperquote sulla quantità della somma erogabile: in tanti anni si ottiene un importo maggiore e si abbassa la rata. NB: finora abbiamo trattato un contratto di affitto, ma è scontato dire che in caso di più immobili non solo sarà maggiore la garanzia ma si dimostra anche una certa ricchezza patrimoniale derivante dalla proprietà di due o più immobili. Chiudiamo il discorso con un mutuo e su come rafforzare la garanzia da affitto.
Mutuo con reddito da affitto: c'è differenza rispetto al prestito? Certo! Chi, invece di farsi erogare un prestito con un reddito da locazione, punta a farsi erogare un mutuo, come minimo deve avere le stesse condizioni del prestito, come minimo, lo ripetiamo. Perchè? Semplice: perchè presentando un reddito da locazione possiamo ottenere anche un piccolo prestito pagabile a partire da 6 mesi mentre nel caso di un mutuo con reddito da affitto difficilmente potremo rimborsarlo sotto i 5 anni: ecco perchè!
Prestito con reddito da locazione: come rafforzare la garanzia derivante dal solo reddito da locazione? Oltre al già citato terzo garante, un'ulteriore rafforzamento della garanzia è la sottoscrizione di una polizza e/o fideiussione bancaria o assicurativa. Questa, una volta sottoscritta, provvede a pagare i canoni a favore del locatore laddove il conduttore (inquilino) non sia in grado di farlo, in base ai casi e termini previsti della polizza. La fideiussione assicurativa o bancaria che sia, viene così allegata alla richiesta di prestito e quindi sia l'importo richiedibile che il periodo di rimborso dipenderanno anche dalle clausole contenute nella fideiussione. Con questo abbiamo descritto tutte le problematiche di questa forma di credito.
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